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Lettera aperta alla Cittadinanza sullo scempio del Parco Didattico del settembre 2013

Agli Amministratori

Agli Uffici Municipali

Alle Associazioni

Alla Cittadinanza

della Città di Padova

Padova, 18 settembre 2013

Riteniamo doveroso replicare a quanto abbiamo letto oggi sugli organi di stampa che si sono interessati all'intervento compiuto da Operatori del Comune di Padova nel Parco Didattico dell'Ex Macello di Via Cornaro Lunedì 16 settembre u. s.

Innanzitutto riteniamo fondamentale ricordare che l'area in oggetto è non solo protetta dal Vincolo Paesaggistico in base alla legge n. 1497 del 29/06/1939 [1] come riportato da quasi tutte le testate ma, cosa a cui la stampa non ha dato rilevanza in questi giorni, l'Ex Macello di Via Cornaro, assieme alla Comunità di persone che se ne occupa, è stato iscritto nella lista dei Tesori del Mondo curata dalla Federazione Mondiale delle Associazioni, Centri e Club UNESCO (FMACU/WFUCA) in collaborazione con l'UNESCO stessa, in occasione del convegno internazionale FMACU tenuto a Dakar nel 1991. [2]

Dopo due anni la Segreteria della stessa Operazione Friends of the World Treasures / Amis des Tresors du Monde (FWT / ATM) è stata affidata proprio al Club UNESCO di Padova – che fu fondato nel 1989 per iniziativa della CLAC stessa – in occasione del primo seminario internazionale FMACU tenuto in Italia proprio a Padova presso l'Ex Macello, evento a cui partecipò anche l'allora Sindaco Flavio Zanonato. [3]

Rispetto a quanto abbiamo letto oggi sulla stampa riteniamo necessario puntualizzare quanto segue:

  1. La CLAC non è una presenza abusiva all'Ex Macello. Le Associazioni che nel 1975 hanno fondato la CLAC si sono formate dal movimento di persone che fin dal 1973 ha iniziato a preoccuparsi del destino dell'area assicurandone il salvataggio dal sicuro decadimento, dalle razzie e dalla speculazione e da allora non ha mai smesso di occuparsene.

    La CLAC ha sempre partecipato fattivamente – quando non anche promosso, in collaborazione con il Comune e le altre Associazioni competenti – alle importanti opere di restauro degli edifici del Macello, della grande Sala di Macellazione e delle coperture di altri corpi tra cui quello che ospita l'attuale Planetario, per il quale la CLAC ha svolto storicamente anche un ruolo di segreteria e centro prenotazioni. [4]

    Alla CLAC non sono mai mancati riconoscimenti importanti dagli Enti Territoriali, Regione, Provincia e quindi da parte del Comune di Padova, [5] che tuttora non nega il proprio patrocinio a tutte le iniziative avviate dalla Comunità e crediamo utile non tralasciare nemmeno il fatto che nel 2011 il Segretario Generale della CLAC Francesco Piva è stato iscritto nell'albo dei Padovani Eccellenti per l'anno 2010 per le azioni e le operazioni da lui condotte con la CLAC e il Club UNESCO [6] a vantaggio della Città di Padova e non solo.

    Per quanto riguarda il Parco Didattico, la CLAC ne ha avviato l'allestimento, con lungimiranza pionieristica nell'Italia di quegli anni, negli anni Ottanta del secolo scorso, con la consapevolezza delle qualità peculiari del terreno trasportato all'inizio del secolo per la costruzione del Macello, per dare uno sviluppo in senso compiuto ad un'area verde che era ed è un patrimonio unico di rarità e biodiversità nel centro di Padova, facendone un luogo ideale per la didattica ambientale.

    La CLAC è presente stabilmente nell'area in virtù di una lettera di incarico del 1980 del Sindaco di Padova, che testimonia un avallo dall'Amministrazione cittadina senza il quale, tra l'altro, crediamo che non sarebbero state possibili nemmeno le più semplici operazioni quali l'accensione dei contratti per le utenze o caricare sulla CLAC i pesanti oneri sull'asporto rifiuti che tuttora gravano sulle nostre spalle di volontari non retribuiti.

    Presso il Centro Documentazione della CLAC sono disponibili alcune migliaia di documenti tra testimonianze, comunicazioni, relazioni e materiale fotografico che testimoniano le innumerevoli attività didattiche e le visite guidate effettuate nel Parco Didattico e nel Museo Didattico FMACU-UNESCO di Storia dell'Informatica, quando era ancora agibile, e molte altre informazioni su quanto la CLAC ha fatto per il Macello e la città di Padova che sarebbe impossibile elencare qui.

  2. Non è vero che la vegetazione del Parco Didattico è “incolta da decenni” perché, anche in tempi recenti, ad esempio nel 2007 e, con un'azione più intensa, nell'estate 2010, la CLAC ha dedicato molte giornate di lavoro alla riduzione e al contenimento degli infestanti: un'importante opera di bonifica che ha visto l'eliminazione dell'edera e di altri infestanti che aggrediscono il sottobosco e le piante di alto fusto e ha proseguito regolarmente, negli anni precedenti e nei successivi, anche con interventi di pulizia del Parco da rifiuti di varia natura lasciati non da ultimo anche a seguito di manifestazioni pubbliche per cui vengono concessi i permessi – riteniamo – non sempre con la opportuna attenzione per la peculiarità del luogo;

  3. ricordiamo che se oggi il Parco Didattico dell'Ex Macello non è esattamente com'era quando è stato progettato e mantenuto per circa due decenni a cura dei volontari della CLAC è anche grazie all'intervento del 2004 in cui, sempre alcuni operai incaricati dal Comune di Padova compirono uno scempio analogo a quello per cui stiamo reagendo in questi giorni, ma a tempo debito forse non sufficientemente conosciuto dalla cittadinanza forse perché la CLAC non aveva accesso ai mezzi di comunicazione e ai social network che sono disponibili oggi. [7]

    In quell'occasione i citati operai, come è successo lunedì, passarono con mezzi pesanti su alcune aree del Parco Didattico rimuovendo numerosi arbusti e sottobosco tanto che vennero divelti, assieme agli individui che identificavano, anche una trentina di cartellini di metallo con i nomi e i dati delle piante: ora quei cartellini, che abbiamo conservato, sono visibili su parte dell'area “rasa” dagli operai lunedì scorso, dove li abbiamo piantati come tante lapidi di un “cimitero” in cui sono stati sepolti in un colpo solo in una fosse comune la fatica del volontariato, la passione per la didattica ambientale e l'ecologia e la tutela di un bene inestimabile e unico per la città di Padova! [8]

    E' evidente che, se interventi di tale natura proseguiranno, di quando in quando, con un'opera graduale di distruzione del Parco Didattico, prima o poi veramente non si potrà più parlare di Parco Didattico e chi ora predica che il Parco Didattico dell'Ex Macello non esiste... infine avrà avuto ragione!

  4. Come è già stato riportato anche dalla stampa, da alcuni mesi la CLAC sta studiando, assieme all'Assessorato al Verde e al Settore Verde del Comune di Padova, una bozza di convenzione specifica per la manutenzione ordinaria dell'area, ritagliata sulla peculiarità del luogo. Questo certifica che non ci tiriamo indietro, anzi, riteniamo utile e importante anche la formalizzazione di ruoli e responsabilità, per poter meglio operare;

  5. non è vero che non sono stati abbattuti alberi: “alberi” non sono solo le piante di alto fusto ma anche alberi più piccoli che, se lasciati crescere, sono destinati a diventare, in alcuni casi e specie, anche di alto fusto, fino a sostituire gli individui giunti a fine ciclo vita.

    Di alberi del genere lunedì ne sono stati tagliati parecchi e alcuni sono ancora sul terreno, ai margini della zona più colpita; abbiamo realizzato un nutrito reportage fotografico;

  6. la sicurezza: è un argomento importante e lo consideriamo tale in particolar modo noi che nell'Ex Macello operiamo regolarmente con le nostre Associazioni e siamo sinceramente grati a chi si deve fare carico di questi aspetti per conto della collettività! Quindi quei sei alberi andavano e vanno tagliati, lo sapevamo bene e non ci siamo mai opposti. Solo riteniamo, e lo avevamo già segnalato anche ai tecnici del Settore Edilizia durante il sopralluogo di aprile, che non è necessario entrare con mezzi pesanti per ottenere il risultato voluto: è possibile – e necessario, nel caso dell'Ex Macello – adottare altri sistemi, più chirurgici, come il tree climbing, con costi potenzialmente più alti ma la CLAC aveva proposto di partecipare alle spese con un'apposita raccolta fondi e anche di provvedere in proprio allo smaltimento del legno; inoltre, per gli alberi da abbattere sul lato Ovest del Parco, è probabilmente possibile, tuttora, procedere agendo dal lato del canale senza passare dal Parco;

  7. la necessità di “ripristinare i vialetti originari”: l'unico viale originario dell'Ex Macello è quello centrale, che insiste sul camminamento militare di accesso alle mura che risale ad alcuni secoli prima e che, di fatto, è sempre stato ed è tuttora libero da ostacoli, vegetali o altro.

Da ultimo approfittiamo di questa lettera per ribadire all'Amministrazione e ai Settori competenti:

  • la disponibilità della CLAC a contribuire, con iniziative specifiche di raccolta fondi, con il supporto delle altre Associazioni cittadine e con tutti i mezzi possibili, alle spese che saranno necessarie per procedere al taglio degli alberi utilizzando le tecniche meno invasive, se si prevedono più costose di quelle invasive;
  • la disponibilità della CLAC a farsi carico dello smaltimento del legno che risulterà dal taglio degli alberi di alto fusto giunti a fine ciclo, allo scopo di minimizzare la spesa a carico del Comune;
  • la necessità di non tagliare raso terra o, peggio, sradicare gli alberi di alto fusto giunti a fine vita ma bensì di lasciare ceppi fuori terra, di diverse altezze, tra i cm 50 e i 200, al fine di minimizzare il danno alla fauna varia, piccoli animali e insetti, e quindi per lasciarli come strumenti naturali utili per la didattica ambientale;
  • comunque e in ogni caso la richiesta di convocarci, quando si procederà al taglio degli alberi suddetti, in modo da consentirci una partecipazione che riteniamo utile per la migliore realizzazione di queste operazioni;
  • la CLAC infine valuterà, con i propri esperti, il danno materiale e avvierà una richiesta di contributo al Comune di Padova per il ripristino del Parco Didattico.

A dispetto dei danni gravi che il Parco Didattico ha subito in questi anni e delle possibili incomprensioni, nella CLAC restiamo fortemente convinti che i risultati migliori si sono realizzati, storicamente, e si possono realizzare ancora oggi con la maggiore collaborazione possibile tra la CLAC, l'Amministrazione e gli Uffici Tecnici che ne supportano l'azione: a tutti ribadiamo la ferma volontà e disponibilità della Comunità per le Libere Attività Culturali a offrire la propria collaborazione gratuita di volontari e appassionati che amano questa Città!

Il Consiglio della Comunità per le Libere Attività Culturali

[1]Cfr. http://www.clacpd.org/documents/landscape-bond
[2]Il sito web della Segreteria Internazionale dell'Operazione FWT è raggiungibile su http://www.fwtunesco.org
[3]Cfr. Atti del seminario "L'action des Bibliothèques associées et les Clubs UNESCO pour le patrimoine de l'humanité", Firenze, 10-14 novembre 1994, <http://unesdoc.unesco.org/images/0010/001040/104044fo.pdf>, pag. 10. e cfr. ANNE WILLINGS-GRINDA, Membre d'honneur de la Fédération mondiale des associations, centres et clubs UNESCO, "Les Clubs UNESCO, des chemins de lumiére / Vers une histoire des Clubs (1947-1996)", <http://unesdoc.unesco.org/images/0012/001204/120450F.pdf>, pagg. 132-133.
[4]Cfr. le pietre miliari della storia della CLAC pubblicata su http://www.clacpd.org/laboratory/presentation.
[5]Si veda a titolo di esempio quanto scritto nella deliberazione della Giunta Comunale n. 3007 del 30/12/1994: http://www.clacpd.org/documents/communication/external/contributo-del-comune-di-padova-per-lanno-1994
[6]Cfr. http://www.clacpd.org/events/2011/francesco-piva-padovano-eccellente-2010
[7]Cfr. la protesta pubblicata sul sito storico del Laboratorio Culturale dell'Ex Macello: http://www.exmacello.org/philis.html (in inglese).
[8]Si veda la foto pubblicata su http://www.clacpd.org/news/2013/cronaca-di-oggi-la-battaglia-prosegue-domani
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